La Silicon Valley italiana dell'agricoltura

SOSTENIBILITÀ – Un gruppo di aziende di tecnologia agricola e un'università italiana stanno per iniziare a sviluppare innovazioni verdi mirate in agricoltura.

L'Italia ha dato il via libera a un grande centro per lo sviluppo di tecnologie verdi destinate al settore agricolo. Il progetto, denominato in modo poco fantasioso "Agri hub 5.0", sarà realizzato in un'area agricola vicino a Pavia su iniziativa della Regione Lombardia. Non solo dovrebbe offrire centinaia di posti di lavoro agli studenti degli istituti tecnici, ma anche cambiare in meglio il panorama agricolo italiano.

Riccagioia

La Regione sta destinando a questo obiettivo la tenuta di Riccagioia. La gestione è affidata a un gruppo di aziende, tra cui Almaviva (società di ICT), Bayer Crop Science, GeoSmartCampus (incubatore agricolo), Esri Italia (società di software) e Olivetti.

Partecipano anche l'Università degli Studi di Milano, attraverso la Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari e la Facoltà di Scienze Ambientali, e l'Istituto di Ingegneria Agraria Gallini.

Le più recenti innovazioni agricole saranno sviluppate e testate nell'"agrihub".

L'obiettivo è sviluppare e testare le più recenti innovazioni in campo agricolo. Queste includono sensori per l'irrigazione locale, droni agricoli, digitalizzazione delle cantine e prodotti chimici più sostenibili. Ciascuna delle aziende partner proporrà innovazioni nei rispettivi settori. La tenuta servirà anche come centro di formazione per l'innovazione.

Area agricola rinomata

Il complesso Riccagioia di Torrazza Coste si estende su 54 ettari di terreno e vanta 20 mila metri quadrati di edifici. Torrazza Coste è un comune di 1.500 abitanti in una zona agricola nota per la viticoltura (Oltrepò Pavese). Vi si coltivano anche grano, mais e barbabietole da zucchero. Riccagioia, che si traduce come "Ricca Gioia", viene già definita la Silicon Valley agricola d'Italia.

L'Italia è uno dei Paesi agricoli più importanti dell'Unione Europea. Il Paese genera quasi un quinto del valore aggiunto totale dell'agricoltura europea. Eurostat stima che il valore aggiunto dell'agricoltura italiana quest'anno sia di 32,2 miliardi di euro. Si tratta di un valore superiore a quello di Francia, Spagna e Germania. L'Italia ci riesce con un numero relativamente basso di sussidi europei. Tra i principali produttori agricoli dell'Unione Europea, l'Italia ha il rapporto più basso di sussidi in termini di produzione e valore aggiunto.